Incontro
PRESENTAZIONE DEL VOLUME 23. UN ECCIDIO A BOLZANO
30 settembre, ore 10,30

Autore: Carla Giacomozzi

Sala Conferenze, ingresso libero fino a esaurimento posti

All’alba di martedì 12 settembre 1944 a Bolzano 23 uomini furono prelevati dal Lager di Bolzano e condotti nella Caserma di Artiglieria “Francesco Mignone”.

Nel Lager erano giunti a più riprese tra la fine di agosto e i primi di settembre 1944, in provenienza da Verona. Contrariamente agli arrestati civili che venivano spogliati di vestiti ed averi al momento dell’ingresso nel Lager, questi 23 prigionieri avevano mantenuto i loro abiti; non erano stati immatricolati né separati tra di loro né uniti ad altri deportati in altri blocchi, bensì tenuti insieme e isolati in un blocco a parte. Nel corso della loro breve permanenza nel Lager non uscirono per andare a lavorare, come invece la maggior parte degli altri deportati uomini e donne; uscirono dal Lager solo per essere uccisi. A ciascuno di essi fu sparato un colpo alla nuca nelle stalle della Caserma Mignone; i corpi furono portati al Cimitero Maggiore di Bolzano, gettati in una fossa comune, in terra sconsacrata, senza che la tomba fosse contrassegnata in alcun modo.

L’eccidio di Bolzano è stato dimenticato per decenni. E’ uno dei tanti vuoti di conoscenza intorno a fatti di storia locale avvenuti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La ricerca di Carla Giacomozzi indaga la motivazione e le modalità delle esecuzioni, e chiarisce l’identità degli esecutori. Un particolare rilievo viene dato agli uccisi, rimasti ignoti per decenni, pur figurando tra di loro dei decorati al valor militare proprio a motivo dell’impegno che ne causò la morte a Bolzano.

L’autrice ne discuterà con David Ellwood, Senior Adjunct Professor della Johns Hopkins University, SAIS Bologna Center, e con Davide Bobba, storico e archivista.

Introdurranno l’incontro Guido Vaglio, direttore del Museo Diffuso della Resistenza; Sandro Repetto, assessore alla Cultura del Comune di Bolzano; Maria Grazia Sestero, presidente ANPI – sezione di Torino; Susanna Maruffi, presidente ANED – sezione di Torino.

L'incontro è promosso e sostenuto dalla famiglia del maresciallo Domenico Di Fonzo, una delle 23 vittime dell’eccidio di Bolzano, e realizzato dal Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà in collaborazione con l’Archivio storico del Comune di Bolzano, l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", l’ANPI e l’ANED.