Il Museo
Museodiffusotorino Il Palazzo
dei Quartieri Militari di San Celso
Un centro per la salvaguardia
e la trasmissione della memoria


Il secondo conflitto mondiale e le sue conseguenze - la Resistenza, la Deportazione – hanno trovato poco spazio nel panorama dei musei italiani di storia. La spaccatura creatasi nel Paese tra il 1943 e il 1945 e le vicende dell'immediato dopoguerra hanno infatti contribuito ad aprire profondi conflitti di memoria. Tanto che, ancora oggi, sussistono memorie separate e talvolta in conflitto tra loro.

Dove manca una memoria pubblica, però, non può nascere una rappresentazione museale. Sul finire degli anni '90, su sollecitazione delle Associazioni della Resistenza e grazie al sostegno del Comune, a Torino si avviò così la progettazione di un museo dedicato alla memoria della Seconda Guerra Mondiale. Uno spazio che fosse anche aperto a una più ampia riflessione sul Novecento e in grado di contenere testimonianze della Torino contemporanea.

Negli stessi anni la Città di Torino aveva deliberato di destinare il Palazzo dei Quartieri Militari di San Celso a nuova sede dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e dell'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea: nello stesso Palazzo furono ricavati gli spazi per il futuro Museo. Dopo un profondo lavoro di recupero architettonico, il severo palazzo storico, edificato su disegno di Filippo Juvarra tra il 1716 e il 1728, fu riaperto al pubblico il 30 maggio 2003.

Torino si è dotata in questo modo di un centro che raccoglie, mette a disposizione e comunica un patrimonio di documenti e memorie della società civile e politica. Un esempio unico nel panorama nazionale, in cui la compresenza e la complementarità del Museo e degli Istituti consentono la valorizzazione e l'arricchimento reciproci, in un'azione mirata a tenere strettamente legati la memoria e la documentazione di un passato tragico e glorioso con l'attenzione agli sviluppi problematici attuali dei Diritti e delle Libertà. Dal 2009 il Palazzo ospita anche la sede del Centro Internazionale di Studi Primo Levi.