Comunicazioni
AL MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA, UNA LECTIO MAGISTRALIS DI AIMARO ISOLA

Il 17 giugno, Aimaro Oreglia d'Isola, meglio noto come Aimaro Isola, ha tenuto una lectio magistralis presso la Sala ‘900 in Via del Carmine, 14 a Torino. L’evento con il titolo “Archetipi abitati” è stato organizzato dal Museo Diffuso della Resistenza in collaborazione con vari partner.

Aimaro Isola, classe 1928, a soli 16 anni partecipò alla Resistenza antifascista unendosi alla 105ª Brigata Garibaldi. Esattamente come lui anche la sorella, Leletta, a 17 anni, cattolica e aristocratica, decise di stare dalla parte dei partigiani. Passione politica e civile e un profondo senso di generosità la spinsero a prendere questa decisione con l’obiettivo di costruire un paese migliore. Dalla scelta di Leletta e Aimaro si capisce come la Resistenza sia stata anche una rivoluzione morale per diverse persone.

Aimaro Isola si laureò in architettura presso il Politecnico di Torino nel 1952 e insegnò all'università a Torino. Nel 1950 decise di creare uno studio con Roberto Gabetti. Nei tardi anni cinquanta, questi due, iniziarono a entrare tra gli esponenti maggiori del movimento Neoliberty. Tra le opere realizzate, sopratutto nell’ambito piemontese, possiamo citare la Casa Paravia inPiazza Statuto a Torino), la Borsa Valori di Torino) e il Palazzo di Giustizia ad Alba. 

Durante la sua intensa e appassionante conferenza, Aimaro Isola, ha raccontato anche come la sua esperienza da partigiano ha influenzato la sua professione da architetto. L’introduzione di questa ricca conferenza è stata fatta dal filosofo e professore universitario Federico Vercellone. 

Un sentito ringraziamento ai nostri partner che ci hanno aiutato per costruire quest incontro storico: il Polo del ‘900, l’Istituto Piemontese Per La Storia Della Resistenza E Della Società, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, l’Archivio Nazionale Cinema Impresa, l’Accademia delle Scienze di Torino, il Centro Studi Arti della Modernità, il Centro Universitario Morfologia e l’Asthetics Research Torino.