Lezioni di storia:
L’eterno partigiano e i difficili dopoguerra
1. Esodi e migrazioni
Niccolò Pianciola e Antonio Ferrara
10 dicembre 2025 h.18-20, Polo del ‘900 – Palazzo San Celso, Sala Conferenze.
Fra gli anni Cinquanta del XIX secolo e la metà del secolo successivo, decine di milioni di persone vennero espulse, deportate e ricollocate altrove, o costrette a emigrare, solo perché erano classificate come membri di uno specifico gruppo etnonazionale o religioso. Il fenomeno interessò in particolare quell’”Europa di mezzo” divisa fino alla Prima guerra mondiale fra gli imperi zarista, tedesco, asburgico e ottomano e si concentrò soprattutto nel periodo tra le guerre balcaniche e il consolidamento dei regimi comunisti nell’Europa centro-orientale. Con un ampio raggio d’osservazione, che va dall’Asia Centrale ai profughi istriani di casa nostra, l’incontro affronta in particolare le connessioni, nel periodo tra 1945 e 1961, tra le migrazioni forzate che ebbero luogo nell’Europa centro-orientale dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale e quelle che coinvolsero palestinesi ed ebrei e si verificarono in Medio Oriente nel decennio successivo alla creazione dello stato di Israele.
Antonio Ferrara è storico e ricercatore indipendente; Niccolò Pianciola è professore associato presso l’Università di Padova. Sono coautori del volume L’età delle migrazioni forzate. Esodi e deportazioni in Europa 1853-1953 edito dal Mulino nel 2012.
2. L’eterno partigiano
Paolo Berizzi, Massimo Zamboni, Caterina Zamboni Russia
11 dicembre 2025 h.17.30, Polo del ‘900 – Palazzo San Daniele, Auditorium
Un incontro pubblico dedicato al tema della memoria resistente e al suo portato per le nuove generazioni. L’evento prende il titolo dall’edizione 2025 del Portami Via Festival, ispirata al libro di Caterina Zamboni Russia, e intende trasferire a Torino l’esperienza e il significato culturale maturati nei luoghi dell’alta Langa astigiana. Attraverso un dialogo tra giornalismo, testimonianza e letteratura, rifletteremo su come la Resistenza continui a parlare oggi: non come nostalgia, ma come strumento di cittadinanza attiva, diritti e democrazia.
Il festival Portami Via ha scelto per il 2025 il tema “L’Eterno Partigiano” per riaffermare il valore pubblico della memoria e contrastare l’inaridimento culturale dei territori resistenti, avvicinando le giovani generazioni a una cultura democratica viva. Questo evento è parte di quel percorso:
riportare a Torino le voci, le storie e le pratiche che nei luoghi originari hanno tentato di trasformare la commemorazione in partecipazione e cultura condivisa.
Trasmettere al pubblico urbano (Torino) l’esperienza umana e culturale maturata dal Portami Via Festival nei luoghi dell’alta Langa astigiana; Stimolare un confronto accessibile e rigoroso sui valori costituzionali e sulla pratica della memoria; Coinvolgere e dare spazio alle domande delle nuove generazioni, rendendo la memoria strumento di partecipazione civica.
Intervengono:
Domenico Ravetti,
Vicepresidente del Consiglio regionale e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione
Paolo Berizzi, giornalista
Massimo Zamboni, scrittore e cantautore
Caterina Zamboni Russia, scrittrice
3. Giustizia e diritto internazionale
Alberto Perduca
18 dicembre 2025 h. 18-20, Polo del ‘900 – Palazzo San Celso, Sala Conferenze.
La giustizia penale internazionale si occupa dei crimini più gravi riconosciuti dal diritto internazionale: crimini di guerra, crimini contro l’umanità, genocidio e crimine di aggressione. L’obiettivo è perseguire gli abusi che, continuati su vasta scala nel Novecento, la comunità internazionale, dalla fine della Seconda guerra mondiale, ha ritenuto necessario reprimere. Per dare applicazione concreta a questo principio di responsabilità sono nati tribunali e corti internazionali il cui percorso negli ultimi ottant’anni, pur difficoltà e limiti, segnala passi importanti. Sennonché, oggi, a fronte della tendenza a far prevalere la forza sul diritto e della insofferenza verso le autorità indipendenti serve, più che mai un forte impegno non solo per la pace, ma anche per la giustizia.
Alberto Perduca, già magistrato, si occupa da tempo di giustizia penale internazionale. Con Andrea Spagnolo ha curato nel 2025 il volume Giustizia e conflitti internazionali presso SEB27 editore.
Qui il link per prenotarsi all’evento.
4. Ada Gobetti e la giunta popolare di Torino (1945-1946)
Antonella Fimiani, Gianni Bissaca
22 dicembre 2025 h. 18-20, Polo del ‘900 – Palazzo San Daniele, Spazio Incontri.
La prima amministrazione comunale di Torino operò in una situazione di grande sofferenza e difficoltà, tra la Liberazione e il novembre 1946, quando si svolsero le prime elezioni comunali. Ada Prospero Gobetti dopo la Liberazione fu nominata vicesindaca di Torino, incaricata dal Comitato di Liberazione Nazionale in rappresentanza del Partito d’Azione. Ricoprì tale carica sino alle elezioni del 1946, occupandosi in particolare di istruzione e assistenza. La realtà che emerge dalle relazioni sulla città e dalle scelte operate in qualità di vicesindaca è testimonianza preziosa di un ritorno alla vita in cui cura e politica sono assunte a dimensioni fondative del tessuto democratico. La riflessione ne ricostruisce la figura di politica e di partigiana nel delicato passaggio dall’utopia resistenziale alla complessa ricostruzione democratica. La fase difficilissima della storia della Città sarà oggetto, nella primavera del 2026, di una azione teatrale che il Museo organizzerà, in collaborazione con il Consiglio Comunale, in Sala Rossa.
Antonella Fimiani è insegnante e ricercatrice del Centro Studi Piero Gobetti. Gianni Bissaca è drammaturgo, regista e attore.
Qui il link per prenotarsi all’evento.
5. Confini
Andrea Di Michele
23 dicembre 2025 h. 18-20, Polo del ‘900 – Palazzo San Daniele, Spazio Incontri
La fine della Seconda Guerra Mondiale comporta una riorganizzazione territoriale dell’Europa che per metà avviene portando o riportando regimi illiberali, mentre l’altra metà ritrova invece la democrazia. La divisione dell’Europa è stata vista quasi sempre sotto la prospettiva della guerra fredda, cioè del conflitto tra le due super potenze e dei rispettivi campi d’influenza che si contrappongono. In Italia, come già era avvenuto alla fine della Prima guerra mondiale, la questione dei confini si pone in particolare nel quadrante nord orientale con conseguenze anche drammatiche per le popolazioni.
Con il passare dei decenni la precarietà e le discussioni sui confini tornano d’attualità e interrogano le istituzioni internazionali faticosamente costruite nel dopoguerra.
Intervengono:
Domenico Ravetti, Vicepresidente del Consiglio regionale e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione
Andrea Di Michele, docente ordinario all’Università di Bolzano, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Nel 2023 ha pubblicato presso Laterza, Terra italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915-1954.
Qui il link per prenotarsi all’evento.
Il ciclo di incontri è organizzato in collaborazione con il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, e con ISTORETO Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea.