DAL 18 LUGLIO AL 19 SETTEMBRE 2004
Dopo anni di ricerca storica e di preparazione, la mostra “Ebrei in Eritrea”, testi di Marco cavallarin e fotografie di Marco Mensa, apre a Torino il 28 luglio, presso il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà in Corso Valdocco
4/A.
Fu nella seconda metà dell’Ottocento che gli ebrei della penisola araba meridionale, vittime di ripetuti pogrom e ridotti alla condizione di dhimmi, cittadini di seconda categoria, in gran parte provenienti da Aden, protettorato britannico dal 1839, migrarono verso le coste occidentali del
Mar Rosso, verso Massawa in particolare, attirati dalle prospettive di urbanizzazione e di sviluppo commerciale che la neonata colonia italiana d’Eritrea sembrava promettere.
Altri ebrei, provenienti dal bacino del Mediterraneo, favoriti dalla recente apertura del canale di Suez, si insediavano ai primi del Novecento ad Asmara, ormai capitale dell’Eritrea italiana.
A molti di essi erano comuni le radici italiane, in qualche caso antichissime. Sembrava loro naturale poter tornare a praticare la lingua che i loro antenati cacciati di Spagna avevano dovuto apprendere in Italia.
Il terremoto del 1921 spinse verso l’altopiano quanti di essi erano rimasti a Massawa. La comunità ebraica si consolidò intorno alla sinagoga di Asmara, pur se le loro attività si svolgevano per tutto il territorio della colonia.
La comunità fiorì numericamente, tanto che nel 1941 gli inglesi, al loro ingresso in Eritrea, ne censirono 500 circa, una presenza significativa se rapportata al numero degli abitanti del paese. Anche durante il fascismo molti ebrei trovarono ospitalità in Eritrea, dove le leggi razziali ebbero
applicazione più blanda che in Italia. L’alyià ne assottigliò decisamente il numero, il regime del dittatore etiope Menghistu fece poi il resto. Nel 1975 la comunità era ridotta a pochissime persone.
Oggi permangono le tracce evidenti di questa loro vicenda, tutte conservate tra Asmara e Massawa, dove la memoria della presenza ebraica viene conservata con nostalgia dagli anziani e dai fedeli delle altre confessioni religiose.
Alcune mostre prodotte dal Museo sono disponibili al noleggio. Per verificare la possibilità di noleggio o per chiedere informazioni aggiuntive, è possibile compilare il form sottostante.