Spettacoli
LA XXI EDIZIONE DI ISAO FESTIVAL FA TAPPA AL MUSEO CON QUATTRO SPETTACOLI TEATRALI PER LE SCUOLE
A partire dal 1° di ottobre - sala conferenze

Mercoledì  1 ottobre, ore 11, 00

Viaggio ad Auschwitz a/r | Compagnia Il Melarancio
(regia Luciano Nattino; testo Gimmi Basilotta e Lino Lantermino;con Gimmi Basilotta; musiche Kohelet 3
costumi Osvaldo Montalbano; scenofotografie Maurizio Agostinetto e Francesca Bono; video e  immagini Lorenzo Farò e Frank Priola)

La storia di un uomo convinto della sua integrità morale e del suo senso di giustizia, che, un giorno, durante la visita al campo di concentramento di Buchenwald, immaginandosi prigioniero in quel luogo, scopre il lato oscuro di sé e drammaticamente comprende che in quella condizione potrebbe, per la sua sopravvivenza, abiurare a tutti i suoi principi etici. Per uscire dal baratro in cui questa scoperta lo ha sprofondato, parte per un lungo pellegrinaggio a piedi, seguendo le rotte della deportazione, ricercando se stesso, i fatti e le storie di un’umanità offesa e scoprendo il potere taumaturgico del contatto e della relazione con la gente e con il mondo.

Venerdì 3 ottobre, ore 11

Marta e Olmo
(Progetto e ideazione a cura di Giordano V. Amato I Eliana Cantone; regia di Eliana Cantone;con Eliana Cantone e Gabriele Zunino; drammaturgia Giordano V. Amato; produzione Il Mutamento Zona Castalia)

Nel 1914, nel corso della grande guerra, nei territori di confine tra Italia e Austria, il cammino del piccolo Olmo, figlio di un’italiana e di un austriaco, incontra quello di Marta, giovane portatrice. Marta conosce la prima linea e, come una novella Antigone, seppellisce i poveri corpi abbandonati, a qualunque schieramento appartengano. Testimonianze vere s’inseriscono su una storia fantastica che ha per centro il rifiuto della guerra e l’eroismo al femminile, ignoto ai più.


Martedì  7 ottobre, ore 11,00                                                       
 
Le Bambine di Terezin | Faber Teater
(con Paola Bordignon; regia Aldo Pasquero, Giuseppe Morrone) 


C'era una volta e c'era davvero una piccola città chiamata Terezin, a circa 100 km da Praga. La grande fortezza di Terezin tra il 1942 e il 1945 diventa una città-ghetto per gli ebrei, non un campo di sterminio, piuttosto un campo modello, un campo per privilegiati. Terezin è “la citta che Hitler regalò agli ebrei”: una città abitata da ebrei famosi: intellettuali, decorati al valor militare della I guerra mondiale, filosofi, scienziati, professori, scienziati, artisti, poeti, pittori, musicisti, uomini di cultura e di teatro.


Venerdì  10 ottobre, ore 10:30         
                    
Marta e Olmo     
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Per info e prenotazioni: info@mutamento.org - Tel. 011.48.49.44
www.ilsacroattraversolordinario.it